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BIM, i professionisti lo scelgono per essere più competitivi

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Pubblicato da in Lavoro ·
Tags: BimRevit
I risultati del sondaggio di Edilportale: i progettisti preferiscono Revit, i prodotti di arredamento e i corsi in e-learning

Rimanere competitivi sul mercato della progettazione e avere più opportunità di lavoro. Sono i motivi che spingono i progettisti a passare alla metodologia BIM. Sia per i professionisti che già operano in BIM, sia per quelli che stanno studiando o pensano di farlo in futuro, è il software Revit a rappresentare la transizione.
Con un nuovo sondaggio, Edilportale ha fotografato la situazione dei professionisti, degli strumenti a disposizione per trovare nuove opportunità lavorative e delle difficoltà che talvolta rallentano o impediscono il passaggio al nuovo metodo.
Al sondaggio hanno risposto prevalentemente architetti (37%), ingegneri (28%) e geometri (17%), ma hanno partecipato anche altre categorie di professionisti, come designer e periti industriali. A mostrare maggiore sensibilità per il sondaggio sono stati i professionisti tra i 36 e i 55 anni, cioè nel pieno della propria attività lavorativa, provenienti dal Nord Italia.
Sul totale dei professionisti che hanno partecipato al sondaggio, solo il 17% ha già completato la transizione al BIM, mentre il 30% è in fase di apprendimento. La maggior parte dei progettisti (48%) ha dichiarato che sta valutando di intraprendere un percorso formativo per passare al BIM.
Prendendo in esame i software di BIM authoring, Revit è il software più utilizzato sia dai professionisti che già utilizzano già il metodo BIM (63%) sia da quelli che stanno studiando e approcciando il nuovo metodo (61%). Più staccati Archicad, usato dal 19% dei professionisti che sono già passati al BIM e dal 15% di chi studia per completare la transizione, e Edificius, usato dal 7% dei professionisti che progettano in BIM e studiato dal 10% di chi sta effettuando il passaggio.
Tra i professionisti che non si sono ancora approcciati al BIM, il 47% ha risposto che vorrebbe imparare ad utilizzare Revit, seguito anche in questo caso da Archicad (17%) e Edificius (9%).
Per circa il 59% dei progettisti che già operano in BIM, il passaggio al nuovo metodo ha generato nuove opportunità lavorative. Scendendo nel dettaglio, il vantaggio più apprezzato dall’85% dei professionisti è la possibilità di consegnare ai clienti elaborati tecnici prossimi alla realtà, ma anche la migliore gestione delle modifiche richieste dai clienti (risposta scelta dall’83% dei progettisti) e delle interferenze tra architettonico, strutture e impianti (81%).
L’82% dei progettisti che è già passato al BIM, lo utilizza per progetti in ambito residenziale. Ma il metodo BIM è usato anche negli altri settori come terziario (30%), interior design (22%), restauro (15%), urbanistica (10%), %), gestione del piano di manutenzione (5%).
I professionisti che scaricano librerie di oggetti BIM hanno giudicato molto buona la qualità dei portali specializzati nel 19% dei casi. Il 17% ha valutato positivamente i siti dei produttori e solo il 7% ha apprezzato l’esperienza sui forum per progettisti.
Gli oggetti BIM più ricercati dai progettisti per i loro progetti appartengono all’arredamento (45%). Molto scaricate anche porte, infissi e serramenti (34%) e i materiali per stratigrafie murarie, come isolanti, impermeabilizzazioni, intonaci e laterizi (27%).
Tra i professionisti che stanno studiando, ma non hanno ancora completato il passaggio alla metodologia BIM, il 40% ha affermato che la ragione è la mancanza di tempo da dedicare alla formazione. Nonostante ciò, i professionisti sentono l’esigenza di completare il passaggio al BIM sia per rimanere competitivi sul mercato (58%), sia per avere nuove opportunità lavorative (56%) sia per la futura obbligatorietà del BIM in ambito pubblico.
Gli incerti, cioè i professionisti che stanno ancora valutando se passare alBIM, nel 41% dei casi adducono come motivazione i costi eccessivi, ma il 44% dichiara che sarebbe invogliato ad effettuare la transizione in presenza di incentivi fiscali per l’acquisto di software e hardware o con incentivi per la formazione (30%).
Il 50% dei partecipanti al sondaggio ha affermato che ha pensato di seguire un percorso di formazione BIM negli ultimi dodici mesi. Il 66% dei rispondenti sarebbe interessato a corsi di formazione di metodologia BIM, il 44% seguirebbe corsi di software e BIM authoring, mentre il 30% è interessato alle normative e ai processi informativi.
La maggior parte dei professionisti (47%) preferirebbe formarsi con piattaforme e-learning.




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